Dott.ssa Erika Stefania – Nutrizionista a Savigliano
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Dieta Chetogenica e Microbioma Intestinale

Nell’articolo di oggi vediamo insieme:

  • Qual è il ruolo della flora intestinale?
  • Relazione tra Flora Batterica Intestinale e Sistema Nervoso
  • Come il microbiota intestinale influenza la nostra salute

Qual è il Ruolo della Flora Intestinale?

La nostra flora intestinale è in grado di condizionare la funzionalità del nostro sistema immunitario ed è coinvolta nella produzione energetica, attraverso sostanze da essi prodotte.

Tali microrganismi sono capaci di produrre una grande quantità di micronutrienti quali:

  • la vitamina B12
  • la vitamina K, che spesso è carente nel nostro organismo.

Inoltre, i batteri hanno la capacità di produrre molti ormoni e neurotrasmettitori e sostanze in grado di gestire una buona comunicazione tra le cellule nervose.

Possiamo quindi dire che è stato dimostrato esserci un collegamento tra sistema nervoso, endocrino e la nostra flora batterica intestinale.

Relazione tra Flora Batterica Intestinale e Sistema Nervoso

Tra le sostanze prodotte dal sistema nervoso, il neurotrasmettitore GABA, ossia “quello della calma“ che inibisce e quindi regola l’eccitabilità cerebrale nei mammiferi, viene proprio prodotto dai ceppi batterici presenti nell’intestino quali Lactobacilli e Bifidobacteria, più precisamente da:

  • Lactobacillus brevis
  • Bifidobacterium dentium
  • Bifidobacterium adolescentis
  • e Bifidobacterium infantis.

Il Lactobacillus rhamnosus ha il potere, ad esempio di agire sui recettori GABA centrali mediando la depressione ed i comportamenti simili all’ansia.

La serotonina prodotta da alcune cellule posizionate in alcuni siti del nostro tratto gastrointestinale svolge un ruolo fondamentale nella regolazione di diverse funzioni quali l’umore.

Infatti ben il 95% di tale sostanza viene secreta in questa parte del nostro corpo e solo il 5% è invece presente nel nostro sistema nervoso centrale.

La serotonina “intestinale“ agisce sul lume intestinale, sulle mucose, sulle piastrine circolanti ed è fortemente implicata nella peristalsi intestinale con un importante ruolo anti-infiammatorio.

Jun Namking e colleghi hanno suggerito che la regolazione della serotonina periferica potrebbe essere uno strumento adeguato per il trattamento dell’obesità attraverso l’aumento della sensibilità all’insulina.

La disponibilità di una grande varietà e combinazione di nutrienti promuove l’arricchimento struttura dei microrganismi; sia la qualità che la quantità dei macronutrienti hanno un effetto sulla struttura e sulla funzione del microbiota ossia l’insieme dei microrganismi che convivono con il nostro organismo senza danneggiarlo.

È stato dimostrato che la dieta occidentale ricca di grassi e zuccheri ha un impatto negativo sulla salute dell’intestino e una dieta ricca di grassi è strettamente correlata all’infiammazione.

Come il microbiota intestinale influenza la nostra salute

Il microbiota intestinale influenza la nostra salute e l’alimentazione permette allo stesso di donagli benessere.

Un indicazione al benessere della nostra flora intestinale è quindi la dieta chetogenicha low – carb, ossia un regime alimentare scarso di carboidrati (5-10% dell’introito calorico giornaliero totale ) finalizzato ad aumentare il metabolismo dei grassi con riduzione dei livelli di glucosio, in modo da favorire, di contro, la produzione di corpi chetonici (idrossibutirrato, acetato ed acetoacetato) attraverso la chetogenesi epatica, da cui prende il nome.

Per cui si è recentemente dimostrato che la dieta VLCKD (dieta chetogenica a contenuto calorico molto basso)  da un punto di vista biochimico porta ad un aumento di chetoni che si traduce in:

  1. una fonte di energia per i colonociti ( cellule del colon),
  2. un’azione antinfiammatoria e antiossidante che quindi aumenteranno considerevolmente la loro attività
  3. Un miglioramento della funzionalità del nostro sistema immunitario
  4. agisce sulla crescita e differenziazione cellulare
  5. migliora l’assorbimento degli ioni
  6. previene dalle ulcere distali, dalla malattina di Crohn e dal cancro al colon

 

Recentemente è infatti stato pubblicato uno studio

Ketogenic Diet and Microbiota: Friends or Enemies?

Possiamo inoltre affermare che oltre alla dieta chetogenica, non sia solo la riduzione dei carboidrati a determinare una buona funzionalità del microbiota, ma anche la scelta del tipo di nutrienti quindi grassi zuccheri e proteine.

Ecco quindi alcuni consigli pratici per prevenire la salute del microbiota durante una dieta chetogenica:

  • Introdurre l’uso di proteine del siero di latte e proteine vegetali;
  • Ridurre l’assunzione di proteine animali;
  • Implementare cibi e bevande fermentati (es. yogurt, acqua e latte kefir,);
  • Introdurre correttamente prebiotici e probiotici specifici;
  • Ridurre il rapporto tra acidi grassi omega 3 e omega 6 (aumentare omega 3 riducendo al contempo omega 6);
  • Introdurre una quantità e una qualità accurate di acidi grassi insaturi;
  • Evitare dolcificanti artificiali e alimenti trasformati;

quindi fondamentale nella dieta chetogenica ipocalorica, l’utilizzo di alimenti preconfezionati di adeguata qualità.

In alcune situazioni, soprattutto quando la dieta si protrae per più di due settimane, è utile associare una supplementazione di omega 3, pre e probiotici.

Possiamo quindi concludere che la dieta chetogenica influenza la composizione del microbiota intestinale.

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