Dott.ssa Erika Stefania – Nutrizionista a Savigliano, Torino e Saluzzo

Dieta Chetogenica VLCKD

Dott.ssa Erika Stefania

Hai sentito parlare di “dieta chetogenica” o “dieta VLCKD” ma non sai di cosa si tratta?

Allora questo mio articolo potrebbe davvero aiutarti a capire di cosa stiamo parlando.

Prima di iniziare però, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti.

Mi chiamo Erika, sono una biologa nutrizionista professionista iscritta all’ordine nazionale dei Biologi e da oltre 12 anni prescrivo con successo la dieta VLCKD ai miei pazienti, permettendo loro di raggiungere visibili risultati in breve tempo.

Iniziamo!

Sommario

Cosa vuol dire Dieta Chetogenica VLCKD

Una dieta VLCD (Very Low-Calorie Diet) è un tipo di dieta che prevede l’assunzione di un quantitativo giornaliero molto basso di calorie.

La dieta VLCKD (Very Low‐Calorie Ketogenic Diet) è un tipo di dieta VLCD molto efficace – e per questo sempre più utilizzato – per ottenere una perdita di peso.

Storia della Dieta Chetogenica VLCKD

La Dieta Chetogenica VLCKD “Very Low Calorie Ketogenic Diet” ossia “Dieta Chetogenica a contenuto Calorico Molto Ridotto”, nasce nel lontano 1971 dal Prof. Blackburn di Harvard (USA).

Nel 2003 viene posizionata come terapia di prima intenzione in Finlandia nel programma di prevenzione di obesità associata a fattori di rischio.

Nel 2014 l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica valida il protocollo della dieta chetogenica per il trattamento dell’obesità.

Nel 2019 la Società Italiana di Endocrinologia (SIE) è stata inserita nelle linee guida e raccomandata fortemente.

Dieta chetogenica VLCKD - Ciotola

Le diete cheto sono tutte uguali?

Sono diversi i protocolli di utilizzo della dieta chetogenica utilizzati in ambito medico, ed è per questo che non bisogna cadere nell’errore di credere di conoscere quello che in realtà è un mondo in continua evoluzione e che è in grado di abbracciare la medicina in senso lato:

  • neurologia
  • medicina estetica
  • dermatologia
  • endocrinologia
  • pneumologia
  • ginecologia.

Infatti la prima dieta chetogenica nasce negli anni ’20 nel trattamento dell’epilessia.

Nel corso degli anni, questo regime dietetico si è evoluto ed adattato nel trattamento di altre patologie, quali ad esempio:

  • il diabete tipo 2
  • le malattie cardiovascolari
  • l’obesità legata a fattori di rischio (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, sindrome metabolica)
  • le malattie neurologiche (epilessia, emicrania, Parkinson, Alzheimer, SLA)
  • l’ovaio policistico
  • le apnee notturne
  • l’acne
  • il pre intervento di chirurgia bariatrica.

Dieta VLCKD e Dimagrimento

Dieta VLCKD, Chetogenesi e Dimagrimento

La dieta VLCKD viene spesso confusa come dieta iperproteica, ma in realtà non lo è.

Si definisce infatti una dieta “normo-proteica“, ossia costituita quasi interamente da proteine, ma nella quantità giusta, in relazione al fabbisogno di ognuno di noi che può variare a seconda della composizione corporea e dallo stile di vita del sesso e dell’età.

La dieta chetogenica a scopo dimagrante consiste in una dieta a basso apporto calorico, dove quindi si mantiene una quota fisiologica di proteine e si riducono (non si eliminano) i carboidrati ed i grassi, così da costringere l’organismo ad utilizzare i grassi di riserva come fonte di energia grazie ad un processo chiamato beta-ossidazione.

I prodotti che il corpo crea dal processo fisiologico indotto dalla dieta, bruciando i grassi durante il dimagrimento, si chiamano corpi chetonici, ed hanno un effetto euforizzante quindi regalano energia e riducono la fame causa di fallimento di quasi tutte le diete con il suo effetto anoressizzante che si avverte già dopo 2-3 giorni.

Dieta Chetogenica e Microbioma Intestinale

La Dieta VLCKD è una Dieta Equilibrata?

Assolutamente sì!

La stessa infatti prevede:

  • una riduzione di carboidrati per attivare la chetosi
    Si raggiungerà una quota di 30/50 grammi al giorno di glucidi per evitare un eccessivo abbassamento del metabolismo basale che porterebbe, di conseguenza, ad una ripresa dei chili persi
  • una riduzione dei grassi
  • un apporto di proteine nella razione giornaliera raccomandata per preservare la massa magra (né ipoproteica né iperproteica) che sia quindi normoproteica

Dieta chetogenica VLCKD - Essere in Forma

Come mai la VLCKD non fa Perdere la Massa Muscolare?

Conosciuta ad un congresso di medicina estetica, tale protocollo è stato definito una vera e propria “Liposuzione Alimentare”, in quanto capace di ridurre le adiposità localizzate proteggendo la massa magra, il tono muscolare e rinforzando l’elasticità cutanea.

La dieta VLCKD garantisce quindi un dimagrimento di “qualità” preservando inoltre dalla lassità cutanea che spesso si manifesta durante la perdita di peso soprattutto quando quest’ultima è ingente, e migliorando gli inestetismi della cellulite attraverso la sua azione antinfiammatoria.

La dieta VLCKD mantiene intatta la massa magra grazie all’introduzione di proteine ad alto valore biologico.

L’adeguata presenza di proteine impedisce che vengano utilizzate quelle di riserva presenti nel muscolo facendo si che la perdita di peso sia quasi tutta a carico del tessuto adiposo

Dieta chetogenica VLCKD - Perdita di peso e Bilancia

Qual è il percorso della dieta VLCKD?

La dieta VLCKD si sviluppa attraverso 3 fasi:

  • Fase 1: Dimagrimento
    Questa fase consiste di raggiungere rapidamente il peso senza fame e stanchezza grazie alla chetogenesi controllata. Tale fase è caratterizzata da una dieta ipolipidica ( 15-20 grammi di grassi mono e poli insaturi al giorno ), normoproteica ( da 1 a 1,5 grammi per chilo di peso teorico ). In questa fase vengono assunti alimenti proteici preassimilabili ad elevato valore biologico oltre un’integrazione di micronutrienti
  • Fase 2: Transizione
    Questa fase consiste nel consolidare i risultati ottenuti nella fase di dimagrimento. In transizione vengono reinseriti gradualmente, sia qualitativamente, sia quantitativamente, tutti gli alimenti con indice glicemico medio-basso al fine di rialzare il metabolismo e scongiurare una ripresa di grasso dovuta ad un’oscillazione continua di insulina se questo percorso non fosse cosi gestito. La transizione ha in sé l’obiettivo di accompagnare il paziente, attraverso un continuo controllo medico, all’equilibrio alimentare
  • Fase 3: Equilibrio Alimentare.
    E’ proprio qui, che lo specialista, attraverso la sua professionalità e competenza, è in grado di stilare un programma dietologico personalizzato che consideri quindi: lo stile di vita del paziente, la composizione corporea, i valori ematici, le patologie e/o esigenze dello stesso,secondo diagnosi fornite dallo specialista e l’anamnesi fatta in precedenza.
    Attraverso tutto ciò il paziente “imparerà a mangiare” affinché il mantenimento sia duraturo e quindi io risultati possano essere stabili nel tempo.

Dieta VLCKD: quali Vantaggi?

Sono davvero molti i vantaggi della dieta VLCKD:

  • Rapidità dei risultati
  • Mantenimento dei risultati a lungo termine
  • Azione sulle adiposità localizzate
  • Protezione della massa muscolare
  • Scomparsa del gonfiore addominale che porta ad avere la così detta “pancia piatta“
  • Migliora la ritenzione idrica e gli inestetismi cellulite riducendo l’infiammazione
  • Assenza del senso di fame
  • Assenza di stanchezza
  • Pelle tonica ed elastica
  • Dieta semplice da seguire, anche per chi consuma i pasti fuori casa
  • Dieta gustosa e golosa
  • Dieta equilibrata in micronutrienti e macronutrienti
  • Dieta sotto controllo medico per evitare i fai da te spesso dannosi alla salute

Perché Prescrivo la Dieta VLCKD?

Da oltre 12 anni prescrivo la dieta VLCKD poiché fin da subito ho riscontrato un enorme successo di tale protocollo medico

  • sia per ciò che concerne la perdita di peso in quantità e qualità in tempi brevi
  • sia per una riduzione della sintomatologia e cura di diverse patologie
  • sia per l’ottima compliance dal punto di visita psicologica sul soggetto (aspetto fondamentale per il raggiungimento e mantenimento a lungo termine dell’obiettivo raggiunto con tanto sacrificio)
  • sia per l’assenza di effetti collaterali a livello renale ed epatico
  • sia perché, data la non perdita di massa magra, si stabilizza il peso anche a lungo termine, tutelando massa muscolare e rispettando il metabolismo basale.

Sposo inoltre con serenità tale metodo scientifico perché supportato da numerose pubblicazioni su riviste scientifiche autorevoli che, dagli anni 70 ad oggi, sono state divulgate nei diversi ambiti clinici per, migliorare lo stato di salute del paziente a rischio.

Trovo il protocollo inoltre facile nella gestione del quotidiano da parte del paziente che, terminato il mantenimento, con una dieta mediterranea personalizzata riesce poi ad avere un’autonomia dopo aver raggiunto i risultati ottenuti.

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