Dott.ssa Erika Stefania – Nutrizionista a Savigliano, Torino e Saluzzo
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Dieta Chetogenica ed Infertilità

Cos’è l’infertilità?

Cosa causa l’infertilità?

Come può la dieta chetogenica VLCKD aiutare in tal senso?

A queste domande legate al delicato argomento “Dieta Chetogenica ed Infertilità” cercherò di dare una risposta semplice in questo articolo.

Prima di iniziare però, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti.

Mi chiamo Erika, sono una biologa nutrizionista professionista iscritta all’ordine nazionale dei Biologi e da oltre 12 anni prescrivo con successo la dieta VLCKD ai miei pazienti, permettendo loro di raggiungere visibili risultati in breve tempo.

Partiamo subito!

Dieta Chetogenica VLCKD ed Infertilità

Uno dei campi di applicazione della dieta chetogenica sicuramente è legato alla voglia di molte coppie di pianificare e realizzare il sogno di una gravidanza.

Dagli ultimi studi svolti nell’ambito ginecologico mettono infatti in relazione l’alimentazione con una riduzione dell’infertilità della coppia.

In particolare il regime alimentare più efficace in tal senso è il protocollo chetogenico.

L’infertilità non è un fattore solo femminile, ma anche maschile, infatti sono distribuite in entrambi i sessi nella stessa identica percentuale (50% per entrambi).

Nella donna si ha spesso una riduzione considerevole, dopo i 35 anni, della riserva ovocitaria e nella sua quantità, negli uomini il discorso è diversificato su più fattori, quali

  • patologie infettive,
  • varicocele
  • inquinamento ambientale (anche elettromagnetico)
  • il fumo

che causano un danneggiamento della qualità degli spermatozoi.

Nella donna in particolare un BMI alto porta una maggiore difficoltà di instaurare la gravidanza e portare a termine la stessa con successo anche in seguito al primo ciclo di terapia assistita.

Dieta VLCKD infertilita chetogenica

Sono diverse la cause dell’infertilità di coppia, patologia che colpisce il 15% delle coppie al mondo.

La dieta chetogenica seguita e presa in considerazione è nella fattispecie la low carb normoproteica (VLCKD), una vera e propria terapia alimentare seguita da un esperto attraverso continui controlli che possa portare il paziente a ridurre la massa grassa addominale controllando l’assetto ormonale e predisponendo in modo fisiologico il paziente a realizzare il progetto della gravidanza senza effetti collaterali e senza l’utilizzo di farmaci.

Questo è anche importante visto che, nella donna pronta a seguire il protocollo per la fecondazione assistita, è già necessario seguire un piano terapeutico ormonale farmacologico.

Possiamo definire quindi tale regime una vera e propria terapia alimentare, in quanto tale protocollo è in grado di controllare la produzione di insulina che, se è troppo elevata, va modificare il corretto assetto ormonale compromettendo l’ovulazione, riducendola.

Spesso le donne in sovrappeso hanno una forte resistenza all’insulina con formazione di cisti ovariche che non consentono alla donna di rimanere in stato interessante.

La dieta VLCKD consente la perdita di massa grassa addominale responsabile dell’alterazione ormonale, per cui è importante avere una dieta in grado di essere efficace soprattutto sulla perdita di massa grassa e non a discapito di quella magra.

A tal proposito fondamentale da parte dello specialista è il continuo monitoraggio con un esame impedenziomentrico (BIA) per monitorare massa grassa, massa muscolare, stato di salute metabolico del paziente, quindi la sua composizione corporea.

Con questa dieta si lavora direttamente sul problema proprio perché agisce in modo settoriale e mirato sull’addome; il protocollo è equilibrato proprio perché normoproteica (quindi si parla di lieve chetosi e non di acidosi), ipolipidica ed ipoglucidica (basso apporto di grassi e di zuccheri).

Questo metodo spesso si applica, in caso di obesità sia da parte della futura mamma, sia da parte del futuro papà in quanto, soprattutto nel percorso di fecondazione assistita, va a migliorare la qualità delle cellule responsabili la fecondazione di entrambi i partner, quindi sull’ovocita e sullo spermatozoo ed a rendere successivamente efficace l’impianto dell’embrione alla parete uterina.

La dieta chetogenica infatti potrebbe rappresentare uno strumento utile nelle donne con sovrappeso-obesità ed infertilità che necessitano di un rapido ed importante calo ponderale prima di sottoporsi a trattamenti di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).

La dieta è soprattutto una terapia antinfiammatoria di grande impatto terapeutico perché modifica la composizione corporea a sfavore della massa grassa, che si riduce notevolmente, cosi come lo fa anche il rapporto tra circonferenza vita e l’altezza.

Tale fattore porta inoltre alla riduzione del rischio cardiovascolare e la normalizzazione di alcuni parametri biochimici quali:

  • glucosio
  • colesterolo totale
  • ALT
  • insulina
  • gamma GT.

Possiamo inoltre concludere che il raggiungimento di un benessere psicofisico, riduce lo stress e migliora ulteriormente la condizione di benessere della donna, questo è sicuramente un fattore pro-gravidanza!

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